Piero Lacaita è nato a Manduria. Dopo la laurea in giurisprudenza (tesi discussa con Aldo Moro), negli anni ‘40, frequentando la casa editrice Laterza, conosce Benedetto Croce cui confida la propria vocazione editoriale, ricevendone consigli e incoraggiamento. Inizia così l’attività, legandosi a intellettuali pugliesi della vaglia di Gabriele Pepe e Tommaso Fiore e a gruppi di intellettuali italiani impegnati, anche politicamente, a difendere le istituzioni laiche del nuovo stato repubblicano. Nel 1991 con l’opera in due grossi tomi Cultura laica e impegno civile, prefata da Giovanni Spadolini e contenente scritti autobiografici, testimonianze e contributi di autori e maestri, Lacaita ha celebrato quarant’anni di impegno culturale nella storia dell’Italia civile e non si è ritirato dal lavoro, che continua alacremente, anche nel terzo millennio. Nel suo prestigioso catalogo editoriale, ricco di un migliaio di titoli distribuiti in circa cinquanta collane, figurano la migliore intellighenzia civile e politica italiana del Novecento e opere che hanno ricevuto riconoscimenti quali (per citarne solo alcuni) il “Premio Sila” (1968), “Premio Viareggio” (1977), “Premio Pisa” (1985), “Premio Basilicata” (1987), “Premio Walter Tobagi” (1988), “Premio Calabria-Villa S. Giovanni” (1991). A Piero Lacaita editore, nel 1962, Milano assegnò il “Premio Guido Mazzali” mentre l’Università degli Studi di Lecce gli ha conferito, nel 1991, la laurea honoris causa in Lettere moderne.

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